Galleria d’arte

Dalle figure di spicco che hanno portato alla nascita della Galleria d’Arte, alla Galleria di Arialdo Ceribelli.

Galleria d’arte

La classificazione delle Gallerie

La Galleria d’Arte è spazio espositivo che rappresenta il punto d’incontro tra artisti, collezionisti e galleristi. Una Galleria che viene gestita da un privato o da un’associazione viene definita Privata; al contrario, una Galleria che fa parte di un museo e viene finanziata da fondi pubblici o sponsor viene qualificata come Pubblica. Entrambe, però, hanno un unico scopo, ossia servirsi delle opere d’arte per promuovere attività legate al mondo artistico

Una Galleria d’Arte Privata o Pubblica viene ulteriormente classificata a seconda della storicità delle opere d’arte che contiene al suo interno. Quelle che includono opere dipinte fino a metà dell’Ottocento vengono definite Gallerie d’Arte Antica, mentre quelle d’Arte Moderna (GAM) ospitano principalmente dipinti, sculture e disegni risalenti al Novecento. Infine, tutte le opere realizzate dagli anni Sessanta dello scorso secolo fino ai giorni nostri, sono esposte nelle Gallerie d’Arte Contemporanea.

Galleria d’arte contemporanea

La nascita della Galleria d’Arte

Al giorno d’oggi, il ruolo del gallerista è principalmente quello di scovare artisti e promuovere il loro lavoro, ma non è sempre stato così. Nel passato, gli artisti più intraprendenti si facevano loro stessi promotori dei propri lavori o di quelli di altri colleghi e, nella storia, ci sono stati alcuni protagonisti che hanno definito il ruolo del gallerista d’arte.

Nell’epoca di Lazare Duvaux, in pieno Settecento, i capolavori vengono visti come oggetti di arredamento e, il francese, è considerato il Mercante del Lusso per la sua attitudine a vendere alle classi borghesi e nobili, gioielli, ceramiche, mobili di arredamento, sculture e opere d’arte. Tuttavia, sono stati i suoi cataloghi di vendita a farlo entrare nella storia. 

In America, invece, uno dei personaggi di spicco all’inizio dell’Ottocento è John Doggett, uno dei primi commercianti di Boston ad aprire un suo negozio per vendere opere e cornici. Da questa sua attività, nel 1855, nasce la famosa Williams and Everett, la più importante Galleria d’Arte di Boston che ospita opere di grandi artisti europei e americani dell’800.

Tuttavia, il primo gallerista della storia è considerato Paul Durand Ruel, il primo a introdurre lo stipendio degli artisti supportando il loro lavoro. Il movimento che meglio promuove durante tutta la sua carriera è l’impressionismo e lo fa esponendo nelle sue Gallerie di Parigi, Londra e New York opere dalla forza innovativa.

Galleria d’arte moderna

Due tipologie di Galleria d’Arte nella storia

Da quel momento le Gallerie d’Arte si dividono in due tipologie: le prime impegnate a scoprire, promuovere e appoggiare artisti emergenti, le seconde a vendere solo capolavori di artisti noti, senza investire per forza in arte nuova. Tra i galleristi di questa seconda categoria, spicca l’inglese Joseph Duveen, con una dote innata a vendere opere d’arte a uomini e donne ricchi e potenti come il banchiere statunitense JP Morgan o il magnate del petrolio John Davison Rockefeller.

Seguono le orme di Durand, i due galleristi Vollard e Kahnweiler. Il primo, Ruel Ambroise Vollard, introduce un’altro aspetto rivoluzionario del rapporto artista-gallerista, acquistando un numero considerevole di opere di quelli che diventeranno successivamente importanti artisti dell’arte moderna di fine Ottocento e inizio Novecento. Crea una sorta di monopolio delle loro opere e per molti di loro realizza e pubblica cataloghi personali che raccolgono i loro lavori e raccontano la loro biografia.

Il secondo, Daniel Henry Kahnweiler, decide di investire sugli emergenti artisti parigini, sfruttando le sue conoscenze in materia di arte. Analizza e studia profondamente le loro opere guadagnandosi la stima e l’ammirazione dei suoi clienti, dei suoi colleghi e dei grandi artisti. 

Con l’avvento del XX secolo, la figura del gallerista continua a mutare, ma le caratteristiche di base di questa figura intermediaria, rimangono per certi versi molto simili alle loro origini.

Galleria d’arte antica

La Galleria d’Arte di Arialdo Ceribelli

La Galleria Ceribelli di Bergamo rappresenta un punto di riferimento nel panorama artistico nazionale e internazionale. Inaugurata nel 1993 e nata dalla passione dello studioso, collezionista ed esperto conoscitore, Arialdo Ceribelli, la filosofia della Galleria è sempre stata quella di affiancare mostre di grandi maestri dell’arte antica e contemporanea a nuove proposte di giovani meritevoli.

Dopo essere stato per oltre vent’anni responsabile delle ricerche iconografiche presso la storica casa editrice Minerva Italica di Bergamo, Arialdo Ceribelli avvia la sua attività come curatore di mostre e di cataloghi ragionati di grandi incisori antichi e moderni. Per citarne alcuni, insieme a Craig Hartley, nel 1995, cura il catalogo generale delle acqueforti di Lucian Freud, mentre qualche anno più tardi si dedica al catalogo delle incisioni insieme a Franco Marcoaldi. Nel 2006, invece, insieme a Chiara Gatti e con un testo di Marco Vallora, ultima il catalogo ragionato delle litografie, mentre con l’amico e pittore Lino Mannocci realizza negli anni mostre e pubblicazioni curate a quattro mani. 

In questi intensi vent'anni di attività, la Galleria d’Arte di Ceribelli si è sempre concentrata sullo studio della stampa d'arte e la ricerca dei suoi maestri, partecipando anche a eventi fieristici internazionali come il Salon du Dessin et de l'Estampe di Parigi, la London Original Print Fair della Royal Academy, il Fotofever di Parigi e il Wopart di Lugano.

Galleria Ceribelli (https://www.galleriaceribelli.com/) è aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30, mentre la domenica e il lunedì su appuntamento.

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