Arte contemporanea Bergamo

Un nuovo modo di intendere l’arte, frutto della combinazione di nuovi generi artistici, linguaggi, metodi, pensieri e soggetti. L’arte contemporanea a Bergamo dalla nascita fino ai giorni nostri.

Arte contemporanea Bergamo

L'arte contemporanea

Gli storici hanno punti di vista differenti in merito alla collocazione nel tempo dell’arte contemporanea. C’è chi sostiene che ingloba tutta l’arte del Novecento e del nuovo millennio, chi invece la colloca dal secondo dopoguerra ai giorni nostri e chi dagli anni Sessanta a oggi.

Il motivo di questa incertezza può essere determinato dalla mancanza di una scuola artistica dominante, ma ciò che è certo è che l’arte contemporanea è ancora in atto e in espansione e si distingue dall’arte moderna, che la precede, per l’introduzione di nuovi generi artistici come la fotografia, l’arte digitale, la musica, i video, le performance e le installazioni.

Gli autori d’arte contemporanea non hanno un principio ideologico e organizzativo e, a differenza delle arti precedenti, lavorano in un mondo culturalmente eterogeneo e avanzato tecnologicamente. La loro arte è diversa e versatile, frutto della combinazione di materiali, criteri, pensieri e soggetti rivoluzionari e innovatori, non di facile definizione. I mutamenti sociali e scientifici hanno influito particolarmente sullo sviluppo dell’arte contemporanea a Bergamo, in Italia e all’estero. Infatti, fu proprio la voglia degli artisti di sperimentare nuove tecniche e linguaggi che ha accelerato ulteriormente la sua espansione.

Arte contemporanea

La crescita dell’arte contemporanea

La classificazione dell’arte contemporanea come genere artistico risale al 1910 quando il critico Roger Fry, insieme ad altri, fondò a Londra la Società d’Arte Contemporanea: una società privata che acquistava opere d’arte destinate ai musei pubblici. Durante gli anni successivi e, in particolar modo negli anni Trenta, furono fondate in tutto il mondo altre società simili: in Australia, nel 1938, nacque la Contemporary Art Society of Adelaide. Inoltre, tra gli anni Trenta e Quaranta, l’arte moderna iniziava a essere considerata un movimento artistico storico e fu così che molte società trasformarono i lori nomi: da “Moderna” a “Contemporanea”. Tuttavia, solo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e gli anni Sessanta sono iniziati a essere registrati i primi veri cambiamenti di stile artistico.

Arrivando ai giorni nostri, oggi le istituzioni d’arte contemporanea includono musei, gallerie private, scuole d’arte, ma anche spazi di singoli artisti, collezionisti e curatori. Inoltre ci sono imprese che collezionano ed espongono all’interno dei loro locali opere d’arte contemporanea, sponsorizzando spesso premi d’arte.

Un’istituzione d’arte contemporanea a Bergamo è la Galleria Ceribelli, nata nel 1993 dalla passione del suo fondatore Arialdo Ceribelli, al cui interno sono esposte opere d’arte antica e contemporanea affiancate a opere di giovani artisti meritevoli.

Bergamo arte contemporanea

Movimenti e stili artistici dell’arte contemporanea

Gli stili artistici dell’arte contemporanea sono numerosi e, dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri, non ce n’è mai stato uno preponderante rispetto agli altri. In quei primi anni, si svilupparono movimenti artistici accomunati dalle ferite ancora fresche della Seconda Guerra Mondiale e della grande voglia di perseguire i propri sogni e di ricostruire un mondo distrutto. Il principale, che nacque a metà degli anni Cinquanta in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, fu il movimento detto Pop Art, prosecutore dell’espressionismo astratto: una forma artistica controcorrente rispetto le tecniche artistiche tradizionali per la mescolanza di fumetti, fotografie, disegni e stampe.

A metà degli anni Sessanta nasce, tra i vari movimenti, il Minimalismo, un’arte basata sull’utilizzo di forme elementari sviluppate in sequenze ripetitive, mentre all’inizio degli anni Settanta, in Italia, si sviluppa la Pittura Analitica, i cui artisti vogliono “ripartire da zero” dipingendo grandi superfici intervallate da segni grafici. Il 1979 è l’anno in cui gli artisti de La Metacosa espongono per la prima volta le loro opere alla Galleria dell’Incisione di Brescia, omaggiati anche con una mostra da dicembre 2019 fino gennaio 2021 dalla Galleria Ceribelli di Bergamo.

Arrivando ai tempi più recenti, dagli anni 2000 riscuote particolare successo la Street Art, soprattutto grazie all’artista inglese Banksy che dipinge le sue opere in luoghi aperti usando solamente stencil e bombolette spray.

Galleria arte contemporanea

Opere d’arte contemporanea della Galleria Ceribelli

La Galleria Ceribelli ospita al suo interno opere antiche e moderne di respiro internazionale. Tra gli artisti d’arte contemporanea Bergamo che troviamo all’interno della Galleria ci sono gli autori del movimento de La Metacosa, ossia Bernardino Luino, Giuseppe Biagi, Giuseppe Bartolini, Gianfranco Ferroni, Lino Mannocci, Sandro Luporini e Giorgio Tonelli, i quali erano tormentati dal voler guardare la “cosa” come se fosse la prima volta che la vedevano e volendo esprimere attraverso la pittura la loro insoddisfazione.

Fin dalla sua fondazione, la Galleria Ceribelli si occupa di stampa antica e contemporanea, in quanto il suo fondatore, Arialdo Ceribelli, è un esperto conoscitore di grafica. Ospita, infatti, sia opere dei grandi maestri della grafica come Rembrandt H. van Rijn, Albrecht Dürer, Francisco Goya, Edouard Manet, Lucian Freud, sia opere grafiche contemporanee di artisti nazionali e internazionali che hanno studiato a fondo le tecniche dell’incisione. Tra quest’ultimi troviamo Gianfranco Ferroni e Tullio Pericoli, le cui opere propongono diverse tecniche grafiche e di cui la Galleria ha curato i cataloghi ragionati dell’opera grafica. Alla Galleria Ceribelli sono esposte opere incisorie come “Città” (1960), “Ambiente sconvolto II” (1976), “Autoritratto seduto” (1979) di Ferroni e “Terre” (2000), “Franz Kafka” (2002), “Virginia Woolf” (2013) di Pericoli.

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