Monica Ferrando ha studiato filosofia e pittura a Torino e poi a Berlino, con il pittore astratto Frank Badur.
Ha esordito nel 1991 a Mantova con una mostra dal titolo ‘Kore’, presentata da Ruggero Savinio. Da allora ha tenuto mostre personali, a Gelsenkirchen-Buer, Firenze, Milano, Scicli, Francoforte, Ascoli e ha partecipato a varie mostre collettive, tra le quali la Biennale di Venezia del 2011.
Nel 2001 suoi pastelli sono entrati a far parte della collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Nello stesso anno ha ricevuto il Premio per la Pittura Tarquinia-Cardarelli.
Ha pubblicato vari studi, tra i quali alcuni su Poussin, Bellini, Shitao, Arikha.
Una monografia sulla sua opera è stata pubblicata da Moretti e Vitali nel 2000.
Ha curato le edizioni italiane de I nomi degli Dei di Hermann Usener, di Ercole al bivio di Erwin Panofsky e di La pittura e lo sguardo di Avigdor Arikha.
Infine è autrice, con Giorgio Agamben, della parte pittorica del libro d’arte La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore (Electa, 2010), tradotto in varie lingue.
Dirige la rivista on-line De pictura (www.quodlibet.it).
introduzione di Giorgio Agamben
Ceribelli Editore, Bergamo, 2019
a cura di Ruggero Savinio
Lubrina Editore, Bergamo, 2009